:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Vlad
disertori d’ortega

Sei nella sezione Commenti
 

 Adielle - 20/01/2013 00:59:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Sfolgorante! complimenti, letta a voce piena, a modo mio, ignorante di punteggiatura e versi a capo,pane al pane e vino al vino è una goduria per il palato e tutti i sensi,grazie!

 Stefania Stravato - 06/01/2013 23:42:00 [ leggi altri commenti di Stefania Stravato » ]

La Poesia, renderla compiuta/entrarvi - è un momento improvviso, una folgorazione.
Un’esperienza unica che pure si rinnova. Così è leggerti, consapevolmente più ricchi e vicini e allo stesso tempo così distanti da questa maturità della parola.

 Amina Narimi - 06/01/2013 16:15:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Una lente per sopportare il ghiacciaio,occhiali neri per leggerti.
ma quanta voglia di lasciarsi accecare e saperti leggere come gli anelli ai miei alberi!

 cristina bizzarri - 06/01/2013 13:00:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Una scrittura vibrante di vita non incanalata in strettoie, ma che trasformi in poesia, grido e misticismo della carne, del sangue e della mente. Così per me questo splendido testo. Grazie della scossa non omologante.

 Franca Figliolini - 06/01/2013 10:24:00 [ leggi altri commenti di Franca Figliolini » ]

l’amore come una unica verità, unico luogo in cui l’io e la circostanza arrivano a sintesi?
gran bel lavoro, vlad, gran bel lavoro.

 Giorgio Mancinelli - 06/01/2013 08:30:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Scusa, ho dimenticato di chiederti chi sono i ’disertori di ortega’, è un pezzo di storia che non conosco, o forse solo perché non ci appartiene. Comunque è molto intrigante. Ciao!

 Giorgio Mancinelli - 06/01/2013 08:26:00 [ leggi altri commenti di Giorgio Mancinelli » ]

Solitamente non leggo chi è l’autore o da dove viene ma osculto tra le parole il suo respiro poetico che mi soffia sul collo e dietro la schiena se nella vibrazione c’è l’afflato dell’autore sincero che, se è autentico, entra in comuncazione con il mio sentire e mi suggerisce le parole efficaci su cui impiantare il nostro rapporto autore/lettore/uditore/commentatore. Sempre che mi si chieda un commento, come in questo caso, in cui ’capire’ è più forte del ’sentire’. E, onestamente devo dire che la ’vibrazione’ è qui insita nelle parole utilizzate nel componimento, come a formare una sorta di ’mitologia’ personale, di grande portata e sicuramente usata ’ad effetto’. Ma, appunto ’usata’ seppure con tenacia veritiera da Vlad. In quanto a capire il messaggio risulta ’sincretico’, cioò conglobante diverse sfaccettature e diverse situazioni che sono perciò precluse al lettore, per cui viene tagliato fuori da un mondo ’mitico’ che non è suo e che non gli appartiene. Stravolgenti risultano così i ’concetti’, un poco fine a se stessi, di un ’dramma’ personalistico, che non si riesce a condividere, per quanto possa essere ’autenticamente’ vissuto. Ma forse la mia è solo presunzione di lettore abituato a ’capire’. Ottima la struttura compositiva, e mi raccomando Vlad continua pure a stupirci con i tuoi scritti, penso convintamente che valga la pena di leggerti.